Un’Ambulanza nuova per la pubblica!

Inaugurata sabato 24 giugno una nuova Ambulanza che entra ufficialmente a far parte del parco mezzi della Pubblica Assistenza di Colorno.

Il nuovo mezzo “Colorno_6” (questo il nome in gergo) è stato acquistato grazie al prezioso contributo della Fondazione CariParma.

“La 6” (come la chiamano il personale della Pubblica), svolgerà il servizio di trasporto sanitario secondario (dimissioni, visite, trasferimenti, dialisi e tutti quei trasporti socio-sanitari che non avranno carattere di emergenza, ma che risultano comunque importanti per chi ne ha bisogno) inoltre, andrà a sostituire “la vecchia 6” che secondo la normativa di accreditamento regionale ha raggiunto i limiti massimi di utilizzo.

Il veicolo è stato appositamente studiato, dagli ingeneri dell’azienda allestitrice, sotto le attente direttive del personale della Pubblica Assistenza, per poter permettere al paziente di essere trasportato sia in barella sia seduto, garantendo i massimi livelli di comfort ma senza rinunciare alla sicurezza del paziente stesso e del personale che vi lavora.

Durante la cerimonia di inaugurazione sono stati nostri graditi ospiti i Sindaci dei Comuni di Colorno, Torrile e Sorbolo Mezzani; il Dott. Adriano Furlan, Direttore della Centrale Operativa 118 Emilia Ovest e rappresentante per l’occasione dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Parma; il Dott. Buttino Francesco in rappresentanza dell’Azienda AUSL di Parma; il personale volontario e dipendente della Pubblica Assistenza di Colorno; volontari di altre associazioni di volontariato Colornesi con cui abbiamo il piacere di valorare abitualmente e la popolazione che ha deciso di festeggiare con noi questo importante avvenimento.

Ancora una volta, il Presidente, il Consiglio Direttivo e tutto il personale volontario e dipendente della Pubblica Assistenza di Colorno, vuole esprimere la propria gratitudine, nei confronti della Fondazione Cariparma, per l’importante contributo che ha portato alla realizzazione di un importante strumento, per continuare l’opera di bene che va avanti da più di 100 anni ininterrottamente.